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INFORMAZIONI TURISTICHE

TRENTINO – ALTO ADIGE


Una mezza giornata nei vigneti dell’Abbazia di Novacella
Categoria: Chiese e conventi
Orari di apertura e visite guidate:
Ogni giorno, tranne le domeniche e i giorni festivi. Le Visite all’Abbazia (minimo 10 persone) si possono effettuare dal lunedì al sabato alle ore 10.00, 11.00, 14.00, 15.00 e 16.00.
Noleggiate una bicicletta oppure fate delle escursioni nella zona! Un’ora di passeggiata mette nell’umore giusto per visitare l’Abbazia di Novacella. Qui, infatti, si trova proprio tutto quello che ci si aspetta da un convento: la chiesa tardobarocca, il chiostro gotico (nel quale è sepolto il poeta Oswald von Wolkenstein), la fontana delle meraviglie del mondo, una stupenda e ricca biblioteca, una pinacoteca – e una cantina dove poter gustare i famosi vini dell’Abbazia. L’Abbazia agostiniana di Novacella è una delle più grandi del Tirolo. Fondata nel 1142, è circondata da secoli da magnifici vigneti. Essi costituiscono la zona di coltivazione vinicola più settentrionale dell’Alto Adige. Qui, grazie all’escursione termica tra giorno e notte, crescono ottime uve bianche dalle quali si ottengono famosi vini fruttati e freschi come il Sylvaner, il Müller Thurgau e il Kerner.
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Una mezza giornata a spasso per la città vescovile di Bressanone
Categoria: Visita cittadina
Orari di apertura e visite guidate:
Visite alla città: prenotazioni presso l’Azienda di soggiorno di Bressanone, Viale Stazione 9, Tel: +39 0472 836 401
Duomo e chiostro: fino al primo di novembre ogni giorno dalle 8.00 alle ore 18.00. Visite guidate dal lunedì al sabato alle ore 10.30 e alle 15.00.
Museo della farmacia: dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00, sabato dalle 11.00 alle 16.00, da settembre, martedì e mercoledì dalle 14.00 alle 18.00, sabato dalle 11.00 alle 16.00.
Museo Diocesano al Palazzo Vescovile: dal 31 ottobre, da martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00
A Bressanone, la città piú antica di tutto il Tirolo che nel 2001 ha festeggiato il proprio millenario di esistenza, si possono fare passeggiate tranquille. Fino al 1972 Bressanone è stata sede vescovile mentre ora è un centro universitario. Ciò nonostante nelle antiche strade cittadine si respira ancora un’atmosfera di altri tempi. Partendo dalla Piazza del Duomo, dopo la visita al Duomo si possono ammirare i meravigliosi affreschi del chiostro medievale, ci si può perdere tra i negozi dei Portici, infine vale la pena passare per la Via Ponte Aquila. Qui è aperto al pubblico il Museo della farmacia, un museo privato di grande interesse, dove sono documentati senza soluzione di continuità oltre 400 anni di arte farmaceutica. In un attimo, oltrepassato il Ponte Aquila, ci si trova a Stufles, il quartiere da cui ha avuto origine la città, con le sue case sottoposte a tutela artistica e i suoi interessanti negozi. Altrettanto interessante è una visita al Museo Diocesano con la sua magnifica architettura e un’ampia collezione d’arte sacra che spazia dal romanico al XX secolo. Ci si può rifocillare in un’atmosfera di classe all’hotel Elefante o presso L’oste scuro, uno dei ristoranti storici a Bressanone.
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Una mezza giornata a Chiusa ammirando “la Grande Fortuna” di Dürer
Categoria: Visita cittadina
Orari di apertura e visite guidate:
Per le visite guidate alla città e al Convento di Sabiona chiamare: Tel. +39 0472 847 424
Museo civico: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.00, e dalle 15.30 alle 18.00, domenica e lunedì, 15 agosto e primo novembre chiuso.

È davvero una piacevole esperienza fare una passeggiata attraverso le stradine strette di questa cittadina che ha mantenuto fino ad oggi il proprio carattere medievale. La città raggiunse il proprio benessere grazie alle miniere site nella limitrofa Villandro. A Chiusa si insediò una numerosa colonia di artisti quando si sparse la notizia che il poeta Walther von der Vogelweide era nato nei dintorni della città. Nel XIX secolo abitavano in città più di 250 tra pittori e scultori. Nel Museo civico è conservato il tesoro più importante di Chiusa: il cosiddetto Tesoro di Loreto, una collezione unica di preziosi manufatti italiani e spagnoli realizzati intorno al 1700.
Durante il suo viaggio in Italia nel 1494 anche Albrecht Dürer rimase affascinato da questa cittadina. Dalle pendici del monte Tschan egli fece vari schizzi della città che poi utilizzò per la sua famosa incisione intitolata „La grande Fortuna“ (1501). Il paesaggio urbano di Chiusa appare ai piedi della figura allegorica di Nemesi (incisione su rame, 334×231 mm, conservata al Metropolitan Museum of Art di New York). Si possono seguire le orme di Dürer lungo una passeggiata di circa mezz’ora che porta alla cosiddetta Pietra di Dürer.
L’escursione vi ha messo fame? Al Restaurant Jasmin il cuoco Martin Obermarzoner prepara su prenotazione raffinati menu di cucina naturale. Sopra Chiusa, a Gudon (10 minuti di macchina dal centro) il cuoco Thomas Haselwanter ha trasformato il ristorante del paese Unterwirt in un tempio per i buongustai.
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Una mezza giornata per ricaricarsi nell’acropoli dell’Alto Adige: il convento di Sabiona
Categoria: Chiese e conventi
Orari di apertura e visite guidate:
Visite al Convento di Sabiona: tel. +39 0472 847 424
Da Chiusa in 45 minuti si può raggiungere a piedi l’imponente convento di Sabiona. La piacevole passeggiata è un viaggio nella meditazione. Il convento, che racchiude quattro chiese, è attualmente abitato da suore di clausura. La chiesa barocca del convento è da tempo meta di pellegrinaggi, mentre la cosiddetta “torre dei topi” è circondata da misteriose leggende; si dice, infatti, che qui scorazzino degli spettri. Il colle del convento è abitato fin dall’epoca neolitica e dal VI secolo fino al 960 circa, qui era sita la sede vescovile da dove partì l’impulso per la cristianizzazione di tutta la zona.
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Un’intera giornata vicino al cielo sulle malghe occidentali di Lazfons
Categoria: escursioni
Si parte da Velturno con l’automobile verso Lazfons, attraverso una strada piena di tornanti si passa per S. Pietro fino a Rio di Pusteria, poi si passa per il borgo di Rungallen fino al parcheggio di Kaseregg (1959 m). Da qui sulla strada segnata della malga fino alla linea degli alberi, passando alcune baite, dopo aver attraversato i Prati di Jocher si giunge fino alla Malga Gfoler (2120 m; ristoro). Queste malghe sono facilmente raggiungibili e offrono un bel panorama su monti e valli dei dintorni. Si continua in lieve discesa in direzione sud fino alla capanna Stöfflhütte (2057 m), che si trova a circa un’ora dal parcheggio. La Stöfflhütte è un’imponente capanna con ristoro situata in un bellissimo panorama; da qui, come già durante il percorso, si gode una bellissima veduta sulle Dolomiti e sulle malghe di Villandro che si estendono a sud.
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Una mezza giornata al castello di Rodengo: il ciclo cavalleresco affrescato della saga di Ivano
Categoria: rocche e castelli
Il castello venne costruito nel 1140 dai signori di Rodank e nel XVI secolo venne trasformato dai Wolkenstein in uno dei più imponenti castelli della zona. Da due ponti levatoi si può accedere ad uno dei cicli di affreschi più importanti d’Europa. Nel castello di Rodengo, infatti, sono conservati undici affreschi che narrano la saga del cavaliere Ivano, tratta dal testo letterario del poeta Hartmann von der Aue, che scrisse in versi all’inizio del XIII secolo la storia del cavaliere della Tavola Rotonda “Iwein” che lascia la casa per superare varie avventure e dopo varie vicissitudini viene ricompensato con terre e una sposa.
Questo gruppo di affreschi è il primo ciclo iconografico a soggetto profano-cavalleresco dell’area di lingua tedesca. Esso venne riscoperto solo nel 1972. Nel castello si possono anche visitare le stanze medievali d’abitazione, la sala d’armi, la biblioteca, una collezione di medaglie e monete come anche le segrete del leggendario “Lauterfresser”. Il castello di Rodengo si può raggiungere lungo una meravigliosa passeggiata di 8 chilometri che parte da Sciaves vicino a Bressanone. Meno ripida è la via escursionistica che parte da Rio di Pusteria.
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Un’intera giornata al Castello di Velturno. Le visioni dei vescovi
Categoria: rocche e castelli
Orari di apertura:
Guide giornaliere alle ore 10.00, 11.00, 14.30 e 15.30; fino al 15 settembre anche alle ore 16.30, Lunedì chiuso, informazioni e prenotazioni per gruppi: Tel. +39 0472 855 525.
Una vera passione per le arti visive deve avere spinto i vescovi di Bressanone a far costruire, nel XVI secolo, il Castello di Velturno.
Il castello è uno dei più bei palazzi rinascimentali dell’Alto Adige e fu per secoli la residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Al primo piano le stanze sono affrescate con i cicli delle stagioni, scene mitologiche e soggetti di carattere religioso. Famosa è la stanza principesca con gli affreschi delle sette meraviglie del mondo alle quali ne fu aggiunta un’ottava: il colosseo di Roma. Un piacevole e panoramico percorso, lungo il sentiero delle castagne della Val d’Isarco collega Chiusa a Velturno. In autunno l’escursione tra i castagni di Velturno è un’ottima occasione per apprezzare il tradizionale „Törggelen“ nella sua forma più tipica al Glangerhof (Guln 37; Tel. +39 0472 855 317 a Velturno (39040).
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Una mezza giornata in esplorazione a Vipiteno, la città dei Fugger
Categoria: Visita cittadina
Orari di apertura e visite guidate:
Visite guidate alla città a richiesta presso l’associazione turistica di Vipiteno: +39 0472 765 25
Museo Multscher: da martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Nei giorni festivi chiuso. Tel. +39 0472 766 64
La visita alla città permette di rivivere i tempi d’oro di Vipiteno durante il XV e il XVI secolo. Le miniere d’argento in Val Ridanna diedero alla cittadina un ampio benessere e ricche famiglie di imprenditori come i Fugger di Augusta aprirono in città loro filiali. Ancor oggi le facciate delle case borghesi nel centro mostrano lo spirito commerciale che la pervade. Il monumento che la contraddistingue è la cosiddetta Torre delle dodici. Essa divide la città vecchia dalla nuova, ricostruita dopo un grande incendio. Merita senz’altro una visita il Municipio, uno dei più belli di tutto l’Alto Adige. Nel suo cortile interno si trova un rilievo dedicato al dio Mitra, ritrovato a sud di Vipiteno e che testimonia come questo culto orientale fosse anticamente diffuso in regione. Vale anche la pena vistare il Museo Multscher dove sono conservate le famose tavole dipinte dal pittore Hans Multscher. Nel XX secolo le tavole furono oggetto di uno scambio che avrebbe dovuto sancire i buoni rapporti tra i fascisti e i nazionalsocialisti. Mussolini infatti, comperò i dipinti su tavola che il pittore di Ulma Hans Multscher aveva realizzato nel XV secolo e li regalò al Feldmaresciallo Göring per il suo compleanno. Solo nel 1959, dopo lunghe vicissitudini, i dipinti furono riconsegnati alla città.
Nel centro cittadino i ristoranti Zur Lilie e „Kleine Flamme“ (Città Nuova 31, Tel. +39 0472 766 065) offrono una cucina sudtirolese di altissimo livello, mentre la caratteristica del Pretzhof in Val di Vizze sono gli ingredienti biologici, senza alcuna concessione alla moda.
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Un’intera giornata nella miniera di Monteneve in Val Ridanna
Categoria: Musei
Orari di apertura e visite guidate:
Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 16.30 (in agosto aperto anche il lunedì). visite guidate su differenti temi sono prenotabili al numero telefonico: +39 0472 656 364
L’attività estrattiva nella zona di Monteneve, tra la Val Passiria e la Val Ridanna, è documentata fin dal XIII secolo. Ai tempi di massimo splendore lavoravano qui fino a 1.000 minatori in almeno 70 gallerie. Nel 1979 l’attività cessò. Nel 1992 è stato inaugurato il Museo provinciale delle miniere di Monteneve. Nelle gallerie aperte al pubblico, negli impianti di raffinazione del minerale grezzo e nel centro di documentazione, sito nel vecchio edificio dell’amministrazione mineraria, sono date informazioni sul duro lavoro dei minatori e sull’attività della miniera. Un’emozionante esperienza è l’escursione al paesino di minatori di San Martino di Monteneve sito a 2355 metri sul livello del mare. Sono offerte anche escursioni di un’intera giornata e visite guidate speciali per bambini. La miniera di Monteneve era una delle più alte di tutta Europa (2.000 fino a 2650 m.).
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Un’intera giornata sulla strada delle Dolomiti
Categoria: itinerario
Il cosiddetto gran giro delle Dolomiti è il classico itinerario attraverso il mondo delle Dolomiti: una possibile via d’accesso passa attraverso la Val Gardena. Secondo i canoni del turismo panoramico tipico del primo Novecento si possono ammirare splendidi panorami alpini. All’epoca tali tragitti attraverso le Dolomiti venivano chiamati „Strade d’arte“. Fu Theodor Christomannos – pioniere del turismo e costruttore della strada dello Stelvio, fondatore della catena di alberghi che prese il nome di „Associazione degli alberghi delle Alpi“ – che si diede a lungo da fare affinché fosse costruita la strada della Val d’Ega. Il primo tratto, tra Bolzano e Vigo di Fassa venne inaugurato nel 1897. La strada che collega Fassa a Cortina venne terminata nel 1907. La grande strada dolomitica fu allora definita come, una bella opera d’arte“. Tour giornalieri nelle Dolomiti vengono organizzati e offerti da varie aziende di autobus dell’Alto Adige.
Uno sguardo nella vita e nelle tradizioni del mondo ladino è offerta dal Museum Ladin a San Martino in Badia. La collezione di giocattoli gardenesi attira particolarmente il pubblico giovanile, e su particolari stazioni multimediali si possono sentire i suoni della parlata ladina.
Si possono fare apprezzate soste culinarie al ristorante St. Hubertus a San Cassiano o alla stüa di michil all’Hotel La Perla di Corvara oppure a La Siriola sempre a San Cassiano. L’Alta Badia ha una particolarmente alta concentrazione di ristoranti premiati con varie “stelle”. Il “maso runch“ (Tel. +39 0471 839 796) sopra Pedraces celebra invece la semplicità e l’autenticità della cucina locale.
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Un’intera giornata ammirando l’architettura e la cultura di Bolzano
Categoria: Visita cittadina
Orari di apertura e visite guidate:
Visite alla città e visite guidate a tema
A Bolzano, capoluogo di provincia, si incontrano in maniera evidente i tre gruppi linguistici e le loro tradizioni, qui davvero la storia dell’Alto Adige si è fissata anche nella struttura delle costruzioni.
Come punto di partenza del nostro tour scegliamo il Monumento alla Vittoria, costruito tra le due guerre, a metà strada tra la città vecchia, di caratteristica impronta nordica e la parte “italiana” della città costruita dagli architetti del periodo fascista. Lungo il corso Libertà si giunge fino alla piazza del Tribunale. L’omogeneo complesso di architettura razionalistica è rimasto pressoché intatto. In confronto alla città vecchia, qui tutto è tipicamente italiano: i bar, i negozi, la vita. Ritornando sui nostri passi fino al Monumento della Vittoria, passato il ponte si entra nella Bolzano medievale con il Mercato delle Erbe, i portici, le strette viuzze commerciali fino a Piazza Walter. Un’ottima occasione per immergersi nel mondo delle creazioni artistiche della regione è offerta da una visita alla Cooperativa degli Artigiani atesini. Una nuova visione di architettura moderna viene offerta dalla costruzione che ospita il Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea, l’università trilingue Libera università di Bolzano e il centro di ricerca dell’Accademia Europea di Bolzano Eurac.
Squisiti pranzi si possono gustare al Kaiserkron, nel tradizionale ristorante Vögele a due passi da Piazza Erbe e alla Ca’ de Bezzi; atmosfera italiana si respira invece nella Hostaria Argentieri (Via Argentieri 14; Tel. +39 0471 981 718); squisiti caffè e cappuccini sono addolciti dalla vista su Piazza Walter. Raffinate atmosfere metropolitane si vivono invece all’„Exil“ e nel trendy bar „Griffoncino“ all’Hotel Greif.
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Una mezza giornata immersi nell’arte concettuale al nuovo Museion di Bolzano
Categoria: Musei
Orari di apertura e visite guidate:
Giornalmente dalle 10.00 alle 20.00, giovedì dalle 10.00 alle 22.00.
Il nuovo Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea è sito in un punto strategico della città. Il fiume Talvera divide l’antica parte tedesca di Bolzano da quella nuova di chiara ispirazione e struttura architettonica italiana costruita nel periodo tra le due guerre La nuova costruzione progettata dagli architetti berlinesi Krüger, Schuberth, Vandreike (KSV) sembra quasi voler riunire queste due metà antitetiche. L’aspetto simbolico di unione e di dialogo tra le culture è accentuato da un elegante ponte che si fonde con la costruzione e che oltrepassa il fiume. Il nuovo Museion si pone come un’istituzione sperimentale, come un luogo di presentazione e anche, 24 ore su 24, come un laboratorio artistico. Le facciate a vetri dell’edificio sono animate di notte con opere di videoarte. La collezione del museo comprende oltre 4.000 opere quasi tutte realizzate dopo il 1960 e anche il programma espositivo cerca di esplorare proprio gli ultimi 50 anni di produzione artistica mondiale. In Europa il Museion si è fatto conoscere soprattutto con la propria collezione di opere d’arte legate al tema della „lingua nell’arte“. Questo tema è naturalmente connaturato alla regione trilingue dell’Alto Adige e al medesimo tempo tale tema fa parte delle tendenze più attuali dell’arte concettuale posteriore agli anni Sessanta, nella quale testi e linguaggio sono ormai diventati parte integrante dell’espressione visiva dell’arte internazionale.
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Una mezza giornata incontrando i nostri progenitori: Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio
Categoria: Musei
Visite guidate e orari di apertura
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 (l’entrata viene chiusa alle 17.30), nei giorni festivi, in luglio e in agosto aperto ogni giorno. Visite guidate su prenotazione dal lunedì al venerdì (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30) al numero telefonico +39 0471 320 100. Guide audio in diverse lingue.


La mummia dell’uomo dei ghiacci e gli strumenti ritrovati con essa sono la maggiore attrazione del complesso espositivo del Museo archeologico provinciale sito a Bolzano in via Museo. Modelli, ricostruzioni, video e stazioni multimediali permettono di avere un’idea precisa del passato sul versante a sud delle Alpi. Ötzi è conservato in una speciale cella refrigerata, costruita appositamente, a una temperatura interna di -6 gradi e un’umidità relativa pari al 98%. La mummia è una sensazionale scoperta archeologica e fornisce l’immagine fissata nel tempo degli uomini dell’età del rame. Ötzi, recuperato nel 1991 sui ghiacciai della Val Senales, è considerata la più importante mummia al mondo; la mummia del faraone egizio Tutankamen è infatti di 2000 anni più recente di quella di Ötzi. Al Museo archeologico provinciale viene inoltre documentata la storia altoatesina dall’età della pietra (15.000 a.C.) fino al periodo carolingio (800 d.C.).
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Una mezza giornata ammirando le scene di vita medievale affrescate a Castel Roncolo
Categoria: rocche e castelli
Orari di apertura:
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 (l’ingresso viene chiuso alle 17.30)
Castel Roncolo è il vero castello affrescato di Bolzano! Nel 1385 la famiglia di commercianti Vintler acquistò il maniero, sito all’imbocco della pittoresca Val Sarentino, e fece affrescare il Palazzo occidentale e la Casa d’estate. Questi affreschi (1395-1400) sono considerati l’esempio più articolato di pitture profane tardomedievali. I dipinti che abbelliscono le stanze private del castello mostrano scene di vita quotidiana cortese e illustrazioni di saghe letterarie medievali. Particolarmente interessanti sono le scene che ritraggono una coppia che danza, quelle con scene di caccia e pesca, quelle del gioco della palla e quelle di un torneo cavalleresco. Le figure degli affreschi danno inoltre chiare indicazioni sulla moda e i vestiti indossati all’epoca. La Casa d’estate è invece decorata con immagini di rinomati eroi, re, cavalieri, armi, giganti e coppie famose, come ad esempio Tristano e Isotta. Il castello si raggiunge al meglio a piedi o in bicicletta da Bolzano lungo la passeggiata del Lungotalvera. Chi preferisce le comodità può arrivare in autobus con la linea 12 dal centro cittadino, oppure con lo shuttle gratuito che parte da Piazza Walter (da martedì a domenica ogni mezz’ora, dalle ore 10).
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Una mezza giornata sulla funicolare fino alla frescura del Colle
Categoria: escursioni
Una delle più antiche funicolari adibite al trasporto di passeggeri congiunge Bolzano al Colle. La funivia è entrata in funzione nel 1908 e quindi proprio quest’anno festeggia il suo primo centenario di attività. Per anni l’albergatore bolzanino Josef Staffler fece progetti insieme ad ingegneri e tecnici. Staffler, infatti, aveva aperto un albergo sul Colle e voleva che fosse raggiungibile comodamente e velocemente dai propri ospiti. La strada per il Colle era tortuosa e poco pratica, una funicolare su piloni troppo costosa, così lui realizzò questo particolare progetto. Oggi una moderna funivia collega in pochi minuti la vicina montagna e alla stazione a monte è possibile vedere ancora una delle cabine originali su rotaia. Da sempre Colle è stata la meta di svago estivo prediletta dai bolzanini in fuga dall’afa cittadina. Sul Colle il tempo sembra essersi fermato. Alcune ville estive, una cappella, un percorso attrezzato per esercizi all’aria aperta, un ristorante (Ristorante Klaus, Tel. +39 0471 329 999) e l’hotel Kohlern con la sua intatta architettura di inizio Novecento ingentiliscono il paesaggio naturale. Qui è possibile fermarsi a lungo: grazie alla sua fornitissima cantina di vini, ricca di rarità, e la sua cucina tradizionale è veramente piacevole stare sulla terrazza panoramica, una delle più belle di tutto l’Alto Adige.
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Un’intera giornata senza la macchina nell’idillio di Tre Chiese
Categoria: escursioni
Tre chiese, tre case, la storia di una famiglia. Tre Chiese è un particolarissimo esempio di architettura per le ferie estive costruito negli anni Venti che si può raggiungere esclusivamente a piedi. Questa piccola località, sopra Barbiano, è nata intorno a tre cappelle gotiche che formano un complesso unitario. Nell’antichità questo era un luogo di culto pagano, legato alle sorgenti e ancor oggi Tre Chiese è considerato un luogo dove la forza della natura si concentra. Da oltre un secolo buona parte della montagna appartiene alla raffinata famiglia di commercianti Settari. Heinrich Settari, infatti, aveva l’abitudine di regalare alla moglie Johanna dopo la nascita di un figlio, un campo, un prato o un appezzamento di bosco, dopo 15 figli la proprietà ha raggiunto le considerevoli dimensioni che ancor oggi possiede. Lungo una breve passeggiata si può raggiungere il ristorante Briol. Questa pensione, costruita nel 1928 come dependance dei Bagni di Tre Chiese, è rimasta così come allora. La costruzione fu seguita da Hubert Lanzinger, pittore e genero dei Settari. Lanzinger fece entrare nella famiglia anche il suo amico e poi famoso architetto tirolese Lois Welzenbacher. Welzenbacher costruì alcune delle ville estive della famiglia Settari, poste sotto Briol, secondo un progetto semplice e al contempo moderno.
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Un’intera giornata tra il fieno e i prati alla ricerca delle streghe sull’Alpe di Siusi
Categoria: escursioni
Orari di apertura della cabinovia dell’Alpe di Siusi:
Giornalmente dalle 8.00 alle 19.00, dal primo ottobre fino alle 18.00.
L’Alpe di Siusi, altipiano più grande d’Europa, si estende per 57 chilometri quadri. L’altitudine minima è di 1.680 metri mentre quella massima raggiunge i 2.350 metri. Fino a pochi anni fa l’Alpe era raggiungibile soltanto con l’automobile, ora una cabinovia collega in quindici minuti Siusi con la stazione a monte Compaccio. Da qui una splendida passeggiata di un’ora e mezza porta fino al magnifico punto panoramico della Bullaccia. Qui sulle cosiddette “panche delle streghe” si sarebbero riunite, secondo la leggenda, le streghe dello Sciliar. Agli escursionisti si apre davanti agli occhi uno spettacolo panoramico a 360°. A sud della Bullaccia si vedono Siusi, Fiè allo Sciliar e in lontananza Bolzano. Dopo queste forti emozioni un bagno di fieno presso l’hotel Heubad a Fié è proprio quello che ci vuole. I vecchi contadini tirolesi giurano sulle proprietà di questi trattamenti.
Durante la fienagione sulle malghe i contadini, durante la notte, rimanevano in quota dormendo sul fieno e all’indomani si risvegliavano freschi e riposati per il lavoro. Divenne quindi un abitudine, durante la stagione della raccolta del fieno, fare veri e e propri bagni nel fieno caldo. Questa consuetudine è segnalata per la prima volta in un documento del 1803.
Una visita al pluripremiato ristorante Gostner Schwaige di Franz Mulser è la perfetta ricompensa dopo una giornata sull’Alpe. Quello che da giovane Franz Mulser ha imparato al Tantris di Monaco e dai fratelli Obauer a Werfen nel salisbrughese lo usa per le sue creazioni magicamente preparate nella minuscola cucina del ristorante di appena 4 metri quadri. gostnerschwaige@dnet.it
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Una mezza giornata ammirando il paesaggio dal belvedere del “Cinema Natura” di Verano
Categoria: escursioni
Al belvedere del cinema naturale ogni giorno sono programmati i migliori film che il tempo e la natura abbiano mai realizzato. Ma qui il popcorn e le bevande bisogna portarsele con sé e lo spettacolo si gode al meglio in pieno sole. Solo l’oscurità mette la parola fine allo spettacolo di questo „cinema“ in alta quota. Il Knottnkino è sito sul Monzoccolo tra Verano e Avelengo (30 minuti a piedi) ed è nato ad opera di un artista. Nel 2000 infatti l’artista altoatesino Franz Messner ha allestito sul „Roatstoanknottn“ il proprio particolarissimo cinema tra le rocce con sedie in metallo e legno di castagno.
La via più breve per raggiungere il Knottnkino parte dal ristorante Alpenrose a Verano. Dal parcheggio si raggiunge il belvedere allestito a piedi in mezz’ora. Per chi volesse unire oltre allo spettacolo panoramico anche la possibilità di un’escursione ci sono due possibilità. Dietro al ristorante Grüner Baum a Verano si prende il sentiero numero 12a e quindi si gira salendo a sinistra sul Rotsteinkogel (durata: 2 ore e mezza a piedi). Più impegnativa è l’esursione sulla malga Leadner Alm seguendo il sentiero numero 16 per ritornare al punto di partenza del ristorante „Grüner Baum“. Per questo percorso si impiegano almeno tre ore.
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Una giornata nel regno delle montagne bianche
Categoria: giro turistico
Il cosiddetto gran Giro delle Dolomiti è un classico per avvicinare l’incantato mondo delle Dolomiti. Secondo i canoni del turismo panoramico tipico dell’epoca intorno al Novecento si ammirano splendidi panorami alpini. „Strade d’arte“ si chiamavano allora tali tragitti attraverso le Dolomiti. Colui che li ha ideati e che si diede a lungo da fare affinché fosse costruita la strada della Val d’Ega è Theodor Christomannos, pioniere del turismo e costruttore della strada dello Stelvio, fondatore della catena di alberghi che prese il nome di „Associazione degli alberghi delle Alpi. Questa grande strada dolomitica fu allora definita come „una bella opera d’arte“. Al Passo di Costalunga troneggia ancor oggi il „Grand Hotel Carezza“, nel quale soggiornarono, gli scrittori Karl May e Agatha Christie e l’imperatrice austriaca Sissi. Escursioni giornaliere nelle Dolomiti sono offerte anche da varie ditte di autobus.
Il ristorante dell’Hotel Pfösl a Nova Ponente offre una creativa cucina altoatesina preparata con i prodotti del proprio orto. Piacevoli soste culianarie si possono fare in Val Badia al ristorante St. Hubertus a San Cassiano, alla stüa di michil all’hotel La Perla di Corvara o a La Siriola sempre a San Cassiano, tutti ristoranti premiati con varie “stelle”. Lungo gli ultimi chilometri del tour ci si può fermare alla Anna Stuben dell’hotel Grödnerhof a Ortisei, al ristorante Sassegg* a Siusi e al ristorante del Romantikhotel Turm a Fié allo Sciliar.
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Un’intera giornata al Museo MMM di Firmiano e lungo la Strada del vino
Categoria: itinerario
Orari di apertura e visite guidate:
MMM Firmiano, da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, l’accesso viene chiuso alle 17.00
Lunedí giorno di chiusura
La strada del vino: quasi giornalmente vengono offerte visite guidate in varie cantine.
In Alto Adige non si possono evitare le montagne: esse appartengono alla vita di qui e hanno influenzato gli usi e i costumi. Possono ammaliare, ma anche diventare solo un ovvio aspetto del paesaggio. Reinhold Messner ha fondato quattro Musei della montagna: i primi in Alto Adige, uno nella limitrofa provincia di Belluno mentre un quinto è in allestimento al Castello di Brunico. Il centro del Messner Mountain Museum è sito al MMM di Firmiano a Castel Firmiano, a sud di Bolzano. Le rovine del maniero sono state restaurate in maniera impareggiabile dall’architetto Werner Tscholl. Le opere esposte al MMM di Firmiano ruotano attorno alla rappresentazione delle montagne nell’arte e alla storia dell’alpinismo.
Altre montagne ci accompagnano lungo La strada del vino a sud di Bolzano. L’Oltradige è la zona d’elezione della viticoltura regionale. Qui sono prodotti e vinificati la maggior parte dei vini altoatesini. Dolci colline coltivate a vigneti caratterizzano il paesaggio da Girlano – poco distante da Castelfirmiano – ad Appiano e Caldaro fino a Termeno. Questa zona è una delle più ricche di castelli e borghi di tutta Europa. Molti dei viticoltori di maggior successo sono riusciti a sposare la tradizione con la moderna architettura e la tecnologia più all’avanguardia come ad esempio Lageder, Manincor, Wein.Kaltern e Elena Walch.
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Un’intera giornata nella culla della regione: il Burgraviato e Merano
Categoria: itinerario
Orari di apertura e visite guidate:
Castel Tirolo: aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 17.00; in agosto orario di apertura prolungato fino alle 18.00.
I giardini di Castel Trauttmansdorff sono aperti giornalmente dalle 09.00 alle 21.00, dal 16 settembre fino alle 18.00.
Castel Tirolo è il castello d’origine dei Conti del Tirolo. Oggi è diventata la sede del Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano. Un percorso interattivo guida i visitatori all’interno del complesso. In questa oasi di tranquillità alpina sono illustrati 20 secoli di storia altoatesina.
A Maia Alta, sui pendii del Castello di Trauttmansdorff, si estendono i più bei giardini di Merano: nel 2005 i giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati nominati i più belli d’Italia. La piattaforma panoramica progettata dal designer Matteo Thun permette di avere una vista straordinaria sia sull’orto botanico che sulle montagne del meranese. Castel Trauttmansdorff ospita anche il Museo provinciale del Turismo Touriseum. Il sentiero “Sissi” – molto amato dai meranesi per brevi passeggiate e nominato così in onore dell’imperatrice austriaca Sissi che alloggiò al Castello – conduce a Merano in una ventina di minuti a piedi. Qui sulla Passeggiata Lungo Passirio si respira l’atmosfera dei tempi andati mentre sotto i Portici è di casa la cultura contemporanea: alla Merano Arte si tengono infatti esposizioni d’arte contemporanea. Il Museo della donna ha un’importante collezione di oggetti e qui si cerca di studiare la storia delle donne partendo anche dall’evoluzione della moda e dal suo influsso sul corpo femminile.
Al ristorante Sissi Andrea Fenoglio sperimenta andando oltre i limiti della tradizionale cucina italiana e della moderna gastronomia. Una vista spettacolare e una cucina altrettanto affascinante la offre il ristorante Fragsburg.
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Un’intera giornata a spasso tra sculture e labirinti
Categoria: escursioni
Orari di apertura e visite guidate
Il giardino labirinto Kränzel: aperto giornalmente dalle 10.00 alle 19.00
L’Itinerario scultoreo dell’Alto Adige è un progetto artistico inserito nel paesaggio di Lana, che si sviluppa lungo alcuni dei sentieri più belli dell’Alto Adige. Facendo un’escursione si può comprendere come gli artisti di tutto il mondo si siano lasciati ispirare dal paesaggio naturale della selvaggia gola di Valsura, dal Waalweg di Brandis e dalla passeggiata lungo l’argine del torrente Valsura. Lungo questa via gli artisti hanno realizzato sculture, zone di sosta e luoghi particolari per rigenerarsi. Qui ci si può finalmente riappropriare della lentezza.
Nel giardino labirinto della tenuta Kränzel a Cermes presso Merano ogni visitatore può scegliere personalmente quale filo di Arianna seguire: quello del divertimento, dell’arte oppure del vino. Questo luogo comunica una tale atmosfera da far realizzare l’armonia tra uomo e natura. Le installazioni del collettivo artistico, Meraner Gruppe esposte quest’estate pongono il visitatore davanti ai temi dell’identità e del ritrovarsi. Nella tenuta di Franz Graf Pfeil si possono gustare ottimi vini.
Vere e proprie “illuminazioni” culinarie si possono vivere al ristorante Zum Löwen a Tesimo. Anna Matscher offre una cucina regionale con influssi mediterranei che non tradisce però la sua origine. Particolarmente piacevole è la sosta alla locanda Pfefferlechner di Lana. Uno splendido cortile interno, birra di propria produzione e tipici piatti sudtirolesi.
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Un escursione di tre giorni tra i tesori dell’arte altoatesina
Categoria: escursioni
Orari di apertura e visite guidate
San Procolo (Via San Procolo, 39025 Naturno): da martedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Nei giorni festivi aperto; dal 15 ottobre dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Le visite guidate iniziano alle 10.00 e alle 15.00 previa prenotazione.
La cappella del Castel d’Appiano (39050 Missiano): Visite giornaliere dalle 10:30 alle 17:30.
San Giacomo a Kastelaz (39040 Termeno sulla strada del vino/Kastelaz): da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Visite guidate al venerdì alle 11, i gruppi possono prenotare all’Associazione turistica Termeno +39 0471 860 131.
Cappella di San Giovanni a Bolzano: dal lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.30, domenica dalle 12.00 alle 18.00.
Castel Roncolo (Sant’Antonio 15, 39100 Bolzano): da martedì alla domenica dalle 10 alle 18 (l’ingresso chiude alle 17.30)
L’Alto Adige è una terra ricca di affreschi romanici. Importanti cicli affrescati si sono qui conservati intatti dal Medioevo. Il viaggio può iniziare da Naturno lungo la val d’Adige fino a Bolzano e i suoi dintorni per proseguire poi lungo la Val d’Isarco fino a Rio di Pusteria. Si inizia subito con un mistero: la data di realizzazione degli affreschi di San Procolo a Naturno è tra gli esperti ancora dibattuta, ma indubbiamente si tratta dei più antichi dipinti murali di tutta l’area germanica. Nella cappella del Castel d’Appiano si possono invece notare i forti influssi bizantini sui dipinti che la ornano; famosa e spesso citata è la scena della ragazza che mangia i canederli. Cruente scene di battaglie medievali si vedono sulle pareti affrescate di San Giacomo a Kastelaz, subito sopra il centro di Termeno. A Bolzano il medioevo oscuro si stempera nei toni della pittura italiana. La Cappella di San Giovanni nella Chiesa dei Dominicani affrescata con immagini che risentono dell’influsso giottesco è una delle opere d’arte più importanti della regione. Scene di vita quotidiana di corte tratte da testi letterari dell’epoca adornano invece Castel Roncolo, creando uno dei cicli pittorici più ampi del tardo medioevo. Al Castello di Rodengo sopra Rio di Pusteria gli affreschi formano il più articolato, antico e famoso ciclo di pittura a soggetto profano. Sono illustrate le gesta del cavaliere Ivano, tratte dal testo letterario scritto da Hartmann von Aue, un vero best seller del passato.